Nella formazione di Monica Maimone il modello è la Volksbühne di Erwin Piscator: l’idea di un teatro che insegna, prepara all’azione e al cambiamento. Alla fine degli anni Sessanta crea il gruppo teatrale “Nuova Scena” insieme a Dario Fo e Franca Rame. Lavora al Salone Pier Lombardo di Milano, di cui diventa direttrice nel 1977, a fianco di Franco Parenti e di Andrèe Ruth Shammah. Nel 1988 firma la regia di Et tenebrae eum non comprenderunt e Silenzio e parola nel 1988, di Acqua e fuoco nel 1990. Con Valerio Festi fonda StudioFesti un progetto artistico che crea e porta in tutto il mondo spettacoli ed installazioni unici. Con Antigone delle città testimonia con un teatro politico e corale il dovere della memoria della strage del 2 agosto 1980 a Bologna. A Palermo è regista e drammaturga del Festino di Santa Rosalia, ritrovando la pregnanza dei significati originari attraverso la potenza espressiva delle invenzioni. Tra le sue opere originali, la Trilogia sugli Angeli. Realizza il segmento Dal Rinascimento al Barocco della Cerimonia di apertura dei XX Giochi olimpici invernali a Torino, la Cerimonia di apertura dei 13th FINA World Championships a Roma e lo spettacolo per l’apertura della 49^ Edizione dei Campionati mondiali di sci nordico a Trento. È Presidente della “Fondazione Ipazia-Arte per l’ambiente”, che produce lo spettacolo Deluge. Fondatrice e direttore artistico di “Mymoon”, non ha mai smesso di credere nell’utopia di un teatro vivo e popolare.

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