C’è dentro ogni città una seconda città invisibile, costruita con le memorie, le storie, i sentimenti e le ragioni di coloro che ci hanno vissuto. È in questo spazio segreto, il cuore della comunità, che fioriscono le emozioni della festa. È in quello spazio che nascono le nostre invenzioni e per quello spazio lavora la nostra fantasia: è un sistema di segni e di apparati che per una notte rendono visibile agli occhi di tutti la meraviglia di un mondo parallelo. I sogni della città diventano visioni potenti, architetture di luce, apparizioni avventurose, spettacolo volante che abolisce con la gravità ogni grave pensiero, lasciando alla gioia il compito di capire, imparare, ricordare. Durante la festa non basta sospendere l’incredulità. Bisogna abbandonarsi alle regole di un tempo dove non ci sono regole e gli occhi si spalancano nel ritrovare quello che non si è mai visto.